Domani il Def, crescita 2023 verso lo 0,9%, deficit al 4,3%
Martedì anche le stime di primavera del Fmi
- Martedì anche le stime di primavera del Fmi
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(ANSA) - ROMA, 10 APR - Il 2023 si dovrebbe concludere in crescita dello 0,9% e con un deficit tendenziale al 4,3%. Così ritiene il Governo che domani porterà in consiglio dei ministri il documento di economia e finanza, la base 'macro' sulla quale poi, dopo i successivi aggiornamenti (la Nadef), si imposterà la prossima manovra di bilancio. I rischi per la crescita sono sempre gli stessi: l'inflazione alta 'importata' con i prezzi petroliferi innanzitutto. E' inoltre ancora in discussione il Pnrr con il decreto atteso mercoledì in Senato. Il governo, ed in particolare il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha già fatto sapere di essere comunque su una linea di "prudenza" nella gestione dei conti pubblici.
Questo anche mentre in Ue ci si prepara a rimettere in moto il Patto di Stabilità e Crescita sospeso durante la pandemia con alcuni (la Germania) che chiedono un intervento sul debito decisamente forte: l'1% di rientro annuo contro lo 0,5 ipotizzato da Bruxelles. Un impegno che per i Paesi ad alto debito come l'Italia sarebbe decisamente gravoso. In ogni caso le prospettive attualemente appaiono più rosee rispetto ai primi mesi dell'anno con l'inflazione che decelera anche se le tensioni sui prezzi sono state riaccese dalla recente decisione di tagliare la produzione di petrolio dell'Opec+. Altra incognita sono le politiche monetarie delle banche centrali decisamente restrittive proprio per contenere i prezzi. Su questo una proiezione più puntuale è attesa in settimana quando l'Fmi fornirà le nuove stime macro di primavera. La crescita mondiale è vista attualmente in decelerazione al 3%. (ANSA).