Berlusconi al Giornale, è dura ma ce la farò anche questa volta
L'ex premier reagisce bene alle cure, oggi si sottoporrà a nuovi accertamenti
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"E' dura ma ce la farò anche questa volta". E' quanto ha detto Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì in terapia intensiva all'ospedale San Raffaele di Milano, durante una telefonata, come riportato stamani da Il Giornale. "Sono riuscito anche in situazioni difficili e delicate, a ritirarmi su" ha aggiunto al direttore de Il Giornale, Augusto Minzolini, durante una telefonata il cui contenuto è stato pubblicato stamani dal quotidiano.
Ha lasciato il San Raffaele Luigi Berlusconi, il figlio minore di Silvio, che anche oggi si è recato all'ospedale per far visita al padre e leader di Forza Italia, ricoverato da due giorni in terapia intensiva. Luigi è rimasto nella struttura per circa un'ora e mezza ed è andato via in auto senza rilasciare dichiarazioni. Anche Paolo Berlusconi è arrivato al San Raffaele per fare visita al fratello Silvio. Entrando nella struttura ospedaliera ha detto ai cronisti: "Vediamo come va oggi, siamo fiduciosi".
Il presidente di mediaset Fedele Confalonieri, rimasto all'interno del san Raffaele per circa 20 minuti, ha a sua volta dato un aggiornamento sulle condizioni di salute dell'ex premier: sta "meglio, meglio di prima". "Mi hanno detto che sta bene" ha spiegato ai cronisti aggiungendo che "sì", c'è ottimismo sulle sue condizioni di salute. A chi gli chiedeva se avesse scambiato qualche parola con l'ex premier, ha risposto: "Una battuta, stava riposando".
Mattarella chiama Gianni Letta
Sergio Mattarella è stato uno dei primi ad informarsi sullo stato di salute di Silvio Berlusconi e augurargli una rapida guarigione. La notizia - anticipata dal quotidiano "Libero" - filtra dai piani alti di Forza Italia, dove fanno sapere che la telefonata c'è stata la mattina stessa del 5 aprile. Appreso che il Cavaliere era stato nuovamente ricoverato in ospedale, il Capo dello Stato - riferisce il quotidiano - ha voluto telefonare a Gianni Letta per sapere le condizioni di salute di Berlusconi e, soprattutto, per pregarlo di far giungere al Cavaliere e ai suoi familiari i propri auguri per un pronto ristabilimento. Un gesto fatto con riservatezza, senza comunicati ufficiali e lontano dal clamore mediatico, come è nello stile di Mattarella, che è stato molto apprezzato, riferiscono le fonti di Forza Italia.La telefonata a Tajani
"Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo, mi ha detto che Berlusconi ha riposato bene e che sta reagendo positivamente alle cure". Lo afferma Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia e ministro degli Esteri sottolineando che l'ex premier aveva una "voce squillante". "Ci ha incoraggiato tutti - ha aggiunti - ha parlato con Meloni e Salvini . Segue quello che accade. Ci dà indicazioni".Barelli: "E' attivo ha chiamato alcuni dirigenti"
Il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, ha riferito che l'ex premier ha telefonato anche oggi ad alcuni dirigenti azzurri. L'impegno del presidente Silvio Berlusconi è sempre attivo. Infatti, anche stamattina, ha telefonato ad alcuni dirigenti proprio per preparare i lavori del Parlamento nella settimana subito dopo Pasqua. Ci sarà una convention il 5 e il 6 maggio e contiamo anche sulla sua presenza. Non si parla di congressi, non si parla di null'altro se non della salute del nostro presidente che fortunatamente, nelle ultime ore, sta migliorando". Lo ha detto Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, ai microfoni del Tg3.Il nefrologo: "C'è un rischio di complicanze"
"Non posso esprimere un giudizio riferito specificamente a Silvio Berlusconi non conoscendo nel dettaglio il caso clinico, ma in generale nei pazienti complessi c'e' un rischio di complicanze. La eventuale comparsa di una problematica renale in situazioni cliniche complesse rappresenta una possibile conseguenza ed un ulteriore elemento di preoccupazione che potrebbe condizionare gli interventi terapeutici e tende a rendere la prognosi sempre più impegnativa". Lo sottolinea all'ANSA il presidente della Società italiana di nefrologia (Sin), Stefano Bianchi. Quanto alle cause che potrebbero determinare una compromissione renale, "in un paziente complesso - spiega il presidente della Sin - possono essere molteplici: lo stato settico, ovvero lo stato di infezione in sè, ma anche le terapie che vengono messe in atto, dalla chemioterapia agli antibiotici". Per ripristinare la funzione renale, "si può ricorrere a terapie farmacologiche fino a terapie sostitutive della funzione renale stessa, come la dialisi, come ultima ratio. In una struttura di alto livello specialistico, tuttavia - conclude Bianchi - sarà messo in atto tutto ciò che è necessario e questo deve rendere ottimisti".L'ematologo, 'complessità per patologie ed età'
Il quadro clinico di Silvio Berlusconi è "complesso per vari fattori: la patologia in atto, le altre patologie presenti ed il fattore età, e questo espone al rischio di complicanze". Lo dice all'ANSA Claudio Cerchione, ematologo all'Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Irccs 'Dino Amadori' e presidente di Soho - Italy (Society of Hematologic Oncology Italy). "Una prima eventualità - afferma - è rappresentata dal rischio di una complicanza infettiva in un organismo già compromesso. Un'altra è che la malattia da cronica si trasformi in acuta: questo accade quando si determina una iperproliferazione delle cellule tumorali che, al tempo stesso, invadendo il midollo osseo, impedisce la normale produzione di altre cellule cruciali. Si tratta di globuli rossi, la cui carenza porta anemia e astenia profonda; globuli bianchi e neutrofili, in mancanza dei quali aumenta il rischio infettivo; piastrine, la cui mancanza determina un rischio emorragico"."In alcuni casi inoltre nella malattia leucemica il Dna si 'incattivisce' - prosegue l'ematologo - portando a delle mutazioni a carico di vari geni con l'effetto di spingere
ulteriormente la proliferazione delle cellule cancerose. Più queste mutazioni si accumulano, più diventa difficile che la malattia risponda ai trattamenti. Tuttavia oggi sono possibili terapie innovative sperimentali che attraverso una stratificazione molecolare della patologia possono consentire cure più mirate". Nel caso di Berlusconi, "il miglioramento riferito può essere effetto delle terapie di supporto che vengono generalmente impiegate in questi casi, come eritropoietina, antibiotici ed eventuali trasfusioni. Gli effetti della chemioterapia invece - conclude Cerchione - non sono immediatamente visibili".Seconda notte in terapia intensiva
Berlusconi ha passato una notte tranquilla, la seconda in terapia intensiva al San Raffaele di Milano dopo il ricovero di mercoledì. Secondo quanto filtra in ambienti ospedalieri, il Cavaliere reagisce bene alle cure e oggi si sottoporrà a nuovi accertamenti. L'attenzione dei medici rimane alta sull'infezione polmonare conseguenza di un forte indebolimento generale. Al momento non sono previsti bollettini medici.Di cosa soffre Silvio Berlusconi
Il leader di Forza Itaia soffre da tempo di una leucemia cronica ed è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale San Raffaele di Milano per curare un'infezione polmonare conseguenza di un forte indebolimento generale provocato da una leucemia. Ma è vigile e sembra rispondere alle terapia, tanto da poter avere il modo di sentire i vertici del suo partito e salutare telefonicamente Giorgia Meloni e Matteo Salvini. A fare chiarezza, dopo ore di apprensione, sulle condizioni del presidente di Forza Italia, ricoverato nell'ospedale milanese, è il bollettino medico diffuso nel pomeriggio dai medici che lo hanno in cura: il suo personale e primario della terapia intensiva Alberto Zangrillo, e il primario di ematologia Fabio Ciceri. I problemi fisici del cavaliere sono dunque la conseguenza della leucemia mielomonocitica cronica che non sta evolvendo in acuta e per cui il leader di Forza Italia è in terapia "con un trattamento specialistico citoriduttivo - spiegano dal San Raffaele - mirato a limitare gli effetti negativi dell'iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti".Sono sempre ore di preoccupazione, come dimostra la presenza ieri della sua famiglia, con i figli e il fratello che sono passati più volte a trovarlo nel corso della giornata, ma anche di speranza. Le condizioni del Cavaliere, pur in un quadro che impone la massima prudenza, "registrano oggi un incoraggiante miglioramento rispetto a ieri - riferiscono fonti vicine al presidente -, l'ex premier starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica decisa per curare la polmonite insorta negli scorsi giorni". Una situazione di miglioramento e di quieto ottimismo di cui parla anche Paolo Berlusconi, il fratello, che uscendo dal padiglione Q1 dove si trova la terapia intensiva conferma: "siamo più sollevati, c'è un miglioramento e siamo fiduciosi. Abbiamo la consapevolezza che è curato nel migliore dei modi e quindi siamo fiduciosi che anche questa volta mio fratello ne uscirà più forte di prima". Mentre uno dei figli, il secondogenito Pier Silvio, parla del padre come di "un leone" per come affronta la situazione e le cure mediche.