Il 2016 è finito.
il 2016 è stato Un anno in grigio scuro per l'italia che non riesce ancora trovare una strada dove potersi incamminare senza incappare nei soliti cartelli lavori in corso o trada interrotta per catastrofe,dove la finanza arranca e l'industria non riesce a presentare dei piani di crescita concreti,dove si è pensato solo a modificare in peggio il rapporto tra lavoratori e datori di lavoro,mentre questo rapporto doveva migliorare sul profilo professionale,dove il commercio è profondamente cambiato,dove anche il comune rapporto tra persone è cambiato.
Il mondo sarà diverso nei prossimi anni, avremo macchine alimentate a idrogeno, a corrente elettrica e che possono essere pilotate autonomamente,androidi e computer che potrammo prendere decisioni in autonomia imitando l'uomo,tutto quello su cui abbiamo fantasticato negli anni passati sarà realta.
Tutto ciò da una parte mi affascina dall'altra mi spaventa,ognuno di noi dovrà essere in grado di programmare se stesso e il modo che lo circonda per sovravvivere e quando dico programmare dico linguaggi di programmazione.
Ma torniamo a noi,si parla tanto di industria 4.0,della completa automazione dei processi produttivi e della movimentazione sinergica delle merci,del cloud computing,della digitalizzazione completa dei documenti e della perdita di circa 5 milioni di posti di lavoro in Italia.
Se l'italia avvierà politiche open e con questo intendo condivisione del codice e dei dati, per inciso opensource ,opendata, software open e ERP ,forse avremo un futuro degno di essere vissuto altrimenti vivremo delle briciole che i grandi paesi del pianeta ci vorranno lasciare.
Voglio essere fiducioso,credo che si andrà in questa direzione.