Bambine morte a Roma dieci anni dopo i 4 bimbi di Livorno: le parole della politica belle da morire

<p>Eva aveva 11 anni, era sorda ed era muta. Era la più grande, ma non poteva sentire, non poteva gridare. Non riuscì a fare altro che abbracciare i suoi fratelli, Danciu e Menji che di anni ne avevano 8 e 4, sperando che non facesse troppo male, che almeno lo spavento passasse in fretta. Poco [&#8230;]</p> <p>L'articolo <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/10/bambine-morte-a-roma-dieci-anni-dopo-i-4-bimbi-di-livorno-le-parole-della-politica-belle-da-morire/3576233/" rel="nofollow">Bambine morte a Roma dieci anni dopo i 4 bimbi di Livorno: le parole della politica belle da morire</a> proviene da <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it" rel="nofollow">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>

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