Kathryn Hahn, dalla strega Agatha a madre e scrittrice in crisi
Su Disney+ la serie Le Piccole Cose Della Vita
- Su Disney+ la serie Le Piccole Cose Della Vita
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(ANSA) - ROMA, 08 APR - "Sposata due volte, disonesta, impulsiva, infelice, gelosa, sola e non ho il diritto di dare consigli a qualcuno". Così si definisce Clare, moglie, madre e scrittrice in crisi, interpretata da Kathryn Hahn in Le Piccole Cose Della Vita, la serie dramedy in otto episodi, adattamento firmato da Liz Tigelaar di un bestseller dell'autrice di Wild, Cheryl Strayed (In Italia è pubblicato da Piemme con il titolo Piccole cose meravigliose), che ha appena debuttato su Disney+.
Una serie da protagonista per Kathryn Hahn in attesa del ritorno nei panni della strega targata Marvel, Agatha Harkness (dopo Wandavision) nella serie spinoff 'Agatha: Coven Of Chaos' (in arrivo tra fine 2023 e inizio 2024). Il libro di Cheryl Strayed è la raccolta di alcune risposte dell'autrice in una rubrica di lettere con i lettori, tenuta per il magazine online Rumpus, nella quale condivideva molti aneddoti e ricordi della propria vita, compresi i traumi vissuti, come aver perso la madre a 20 anni. La serie è coprodotta dalla Hello Sunshine, la società di Reese Witherspoon (protagonista nel film tratto da Wild) che è anche coproduttrice esecutiva. Liz Tagelaar ha costruito intorno alle lettere il personaggio di Clare, scrittrice di talento che ha smesso di scrivere e fatica a tenere insieme i pezzi della sua vita famigliare. Il marito Danny (Quentin Plair) non le perdona di aver prestato 15 mila dollari al fratello scombinato Lucas, togliendoli al fondo per l'università della loro figlia 16enne, Frankie Rae (Tanzyn Crawford), entrata in rotta di collisione con la madre. Proprio quando anche sul lavoro nasce una crisi, un vecchio amico offre a Clare di sostituirlo in 'Dear Sugar', una rubrica di consigli per i lettori online. Pur non sentendosi all'altezza del compito, la scrittrice inizia, nel dialogo con chi le scrive a riesplorare i punti di svolta, nel bene e nel male della propria vita. Il principale, il rapporto con la madre (una straordinaria Merritt Wever), tanto affettuosa quanto empatica, la cui morte prematura proietta Clare (interpretata nella versione ventenne da Sarah Pidgeon) in una spirale di errori, rimorsi, rinunce e scelte sbagliate. (ANSA).