Il Maggio riparte dai 90 anni dell'orchestra

Chiarot, il peggio è passato ora programmi fino al 2020

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  • Chiarot, il peggio è passato ora programmi fino al 2020
  • (ANSA) - ROMA, 23 NOV -Nell'anno in cui l'Orchestra sinfonica stabile nata il 9 dicembre 1928 per iniziativa di Vittorio Gui compie 90 anni la Fondazione maggio Musicale Fiorentino annuncia di aver superato il periodo finanziariamente molto delicato degli ultimi anni e, ''pur non avendo risolto del tutto i propri problemi economici - come spiega il sovrintendente Cristiano Chiarot - ha comunque ritrovato la tranquillità per poter programmare sino al 2020 con concerti e spettacoli per recuperare e proseguire la storia importante di questa istituzione musicale, che spera di ritrovare il proprio posto anche nel panorama internazionale''. Per festeggiare la ricorrenza, domenica 9 dicembre visite guidate al teatro e recita speciale della Traviata, poi il programma della stagione con nuovi cicli sinfonici: dopo quello dedicato a Sostakovich, ora sarà la volta delle nove sinfonie di Mahler e di quelle di Schubert, più concerti dedicati a italiani e stranieri anche contemporanei e, sul podio dell'orchestra, oltre che l'attuale direttore Fabio Luisi e il direttore onorario Metha, di Chung, Gatti, Conlon, i più giovani Viotti e Chauhan e vari altri. Un Concerto di Natale di Giovanni Sollima,due concerti di fine anno di Salonen e quello di Capodanno di Gatti. La vocazione sinfonica del Maggio si avvale oggi delle innovazioni tecniche del palcoscenico del nuovo teatro che favorisce la convivenza tra orchestra e spettacoli d'opera. ''Se scendere e perdere spettatori per un momento di crisi è facile e veloce, risalire è sempre molto più impegnativo'', ricorda Chiarot, che ha intenzione di recuperare un ruolo di primo piano attraendo anche spettatori stranieri con una programmazione lirica interessante e di qualità. La stagione, aperta dal dittico Le Villi di Puccini e Ehi Giò di Montalti, riprende il 13 dicembre con 12 repliche di West Side Story con la regia di Bellone e la direzione di Lanzillotta. A gennaio nuovo grande allestimento de L'Olandese volante di Wagner con la regia di Pat Curran, protagonisti Gazheli Petrenko e Owens e sul podio Luisi, quindi il dittico a contrasto con Cavalleria rusticana e Un mari à la porte di Offenbach , poi l'allestimento de l'Opera de Paris della Clemenza di Tito mozartiana con Decker regista e Sardelli direttore. Infine ritornano Il barbiere di Siviglia, La Traviata e la discussa Carmen con regia di Muscato e il finale cambiato con la protagonista che non muore più. A inaugurare il Maggio 2019 sarà 'Lear' di Reimann con la regia per l'Opera de Paris di Calixto Bieito, seguito dalla Straniera di Bellini con protagonista Salome Jicia e la regia di Giordan. Poi la novità di Vittorio Montalti Le leggi fondamentali della stupidità umana dal libro dello storico Carlo M. Cipolla con regia di Cauteruccio, Le nozze di Figaro con regia di Sonia Bergamasco (e negli anni a venire sempre letture femminili mozartiane di Così fan tutte e Don Giovanni). Infine ai giardini di Boboli il ritorno dell'opera fiorentina con i cinquecenteschi Intermedi della Pellegrina di Bragagli, diretti da Sardelli. Programmi impegnativi per cercare un +20% di spettatori, avendo un budget annuale di 33 milioni (15 dallo Stato, 3 dalla Regione Toscana, 5 dal botteghino e il resto enti locali e sponsor). In in quest'ottica è pronta anche la stagione 2019-2020, che sarà aperta dal raro Fernando Gomez di Spontini con Carmela Remigio, regia di Ligorio e direttore Luisi, cui seguono, un trittico pucciniano, la Cenerentola di Prokofiev, Risurrezione di Alfano, Don Pasquale di Donizetti e il Rinaldo di Haendel con regia di Pizzi e le riprese di Carmen, Rigoletto, Boheme e Traviata.