H&MOSCHINO debutta a NY con la diversità
Drag queen, Topolino e anni '90, Jeremy Scott sfida Trump
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Un omaggio a Times Square, crocevia di un mondo multietnico e multigenere, ai ruggenti anni Novanta e al Dna della casa fondata 35 anni fa da Franco Moschino. Modelle di ieri e di oggi, le sorelle Hadid e Naomi Campbell dalla falcata felina e in prima fila Paris Jackson e Francis Bean Cobain, figlie di due miti dell'epoca, Michael Jackson e Kurt Cobain, hanno tenuto a battesimo, nel buio al neon di un molo di South Street, H&MOSCHINO, l'ultimo esempio della collaborazione tra H&M e un grande designer. Stavolta il connubio, inaugurato nel 2004 con Karl Lagerfeld, ha messo insieme il gigante svedese della moda "cheap and chic" e il brand italiano che proprio trent'anni fa aveva chiamato cosi' la sua linea piu' giovane. Il messaggio rivolto soprattutto ai giovani dalla collezione e del look book creato dal direttore creativo di Moschino, Jeremy Scott, e' all'insegna della diversità e dell'inclusivita'. "Perché, Trump, perche?", ha detto, rivolgendosi indirettamente al presidente che sta studiando come cancellare i diritti dei trans, lo stilista americano che al Pier 36 sull'East River ha riunito la sua "famiglia allargata": le gemelle e influencer Aya e Ami, l'assistente Sakura Bready, Paolo Olea, migliore amico e PR Moschino, e Aquaria, vincitore della decina stagione del reality Drag Racing di Ru Paul. La nuova linea mescola cartoni animati e street style con infiniti elementi luccicanti del mondo hip-hop: "Voleva essere un regalo miei fan", ha spiegato Scott, che considera H@MOSCHINO "la sua settima collezione", oltre alle sei che disegna usualmente. L'idea non era dunque di "diluire le immagini", ma dare accesso, senza dar fondo al conto in banca, a un mix esuberante in technicolor: si va dai personaggi di Disney ai piumini dorati oversize ricoperti di paillette per tornare agli stampati con l'immagine del CD e le tee-shirt col logo del condom del Moschino anni Novanta. I capi sono per lo piu' unisex, l'estetica e' "camp", quel kitsch esagerato fatto proprio dalla moda drag che in maggio, con relativo gala, sara' al centro della prossima mostra del Constume Institute del Met. Gigi ha aperto, Naomi ha chiuso la sfilata, trasmessa in diretta streaming nella vera Times Square, poi come per miracolo la passerella si e' trasformata in negozio dove in anteprima sono stati messi in vendita felpe, bomber, pantaloni di pelle dorata, jeans oversize e tanti, tanti accessori tra cui una borsa-lucchetto disegnata per la collezione autunno-inverno 15/16 e mai realizzata perche' troppo cara se fatta a mano in Italia. "Ne abbiamo piu' del solito perche' non riuscivamo a scegliere", ha detto Ann Sophie Johannsonn di H&M. Adesso l'appuntamento e' all'8 novembre, quando H&Moschino, compresi alcuni capi per amici a quattro zampe, andrà in vendita in 240 negozi in tutto il mondo: in Italia a Milano, Roma, Bologna, Firenze, Venezia, Napoli e Torino.