Serie A: il derby della Capitale va alla Lazio 1-0
La stagione calcistica della Capitale arriva a un crocevia con il derby
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La partita Lazio-Roma finisce 1-0 CRONACA
Un derby della Capitale annunciato in tono minore, segnato dal gioco duro e dall'estremo nervosismo anche a gioco terminato - e non sono mancati scontri all'esterno dello stadio tra polizia e tifosi -, premia la Lazio che bissa la vittoria dell'andata, anche nel punteggio di 1-0, favorita dall'ora giocata con un uomo in più per l'espulsione di Ibanez nel primo tempo. La gara conferma gli attuali limiti delle due squadre, che nonostante tutto si trovano a giocarsi un posto per la Champions. I tre punti presi da Sarri grazie alla bella rete di Zaccagni sono un bel bottino in questa caccia e il secondo posto una botta di fiducia dopo la deludente eliminazione in Conference League, mentre la Roma accusa il secondo ko di fila seguito alla vittoria sulla Juventus. All'Olimpico per lunghissimi tratti lo spettacolo scarseggia, la qualità si inchina al nervosismo, moltiplicato dopo il secondo giallo mostrato a Ibanez, alla mezz'ora. E i cartellini rossi alla fine saranno cinque, due a componenti delle panchine rivali nel finale del primo tempo e altrettanti a Marusic (lite con Mancini) e Cristante (in risposta a Luca Pellegrini) tutti protagonisti del parapiglia dopo il triplice fischio. I biancocelesti, che Sarri schiera in formazione tipo, con avanti il tridente Felipe Anderson-Pedro-Zaccagni che riesce a colmare l'assenza di Immobile, fanno più gioco a fronte di una Roma attendista e ben poco incisiva con Belotti e soprattutto con Dybala, al suo primo derby romano dopo aver saltato quello di novembre per infortunio. Un esordio proprio non brillante per la Joya, mai al centro del gioco e sostituito nella ripresa da Llorente. Ma il protagonista in un avvio di partita di particolare piattezza è Ibanez, che si fa ammonire già all'8' per un fallo su Felipe Anderson e ancora al 32' per un'entrata su Milinkovic. Altro exploit in negativo in un derby per il brasiliano, dopo che in quello di andata aveva favorito la rete vincente di Luis Alberto. Tra i due gialli, poco o nulla, con la Roma molto contratta in difesa e la Lazio più manoviera ma mai pericolosa. Il primo tiro degno di nota arriva solo al 18', quando Wijnaldum sfiora la traversa con un forte tiro dal limite. Due minuti dopo, Felipe Anderson trova un varco in area ma scarica debolmente su Rui Patricio. Alla mezz'ora Zaccagni prova il tiro a giro dal limite ma Rui Patricio è pronto. E' il preludio del rosso a Ibanez, molto contestato dai giallorossi che cambia gli equilibri e alza a livelli pericolosi la tensione. Il tutto sfocia in una clamorosa rissa tra le due panchine, innescata da un faccia a faccia tra Pedro e il prepararore dei portieri Nuno Santos. Massa espelle il portoghese e un componente della panchina laziale. La superiorità numerica concede alla Lazio ancor più possesso palla, peraltro del tutto sterile, fatta eccezione per una sforbiciata di Milinkovic finita a lato. Nella ripresa il copione non cambia. La Lazio ci prova da lontano perchè non trova varchi nella difesa giallorossa, finchè al 20' Felipe Anderson lancia in profondità Zaccagni, che non spreca l'occasione battendo Rui Patricio sul palo più lontano. Il vantaggio sembra durare poco, perchè Casale in mischia infila il pallone nella sua porta, ma il possibile 1-1 è annullato da un fuorigioco di Smalling. Per la Roma entrano Abraham e Matic per Belotti e Wijnaldum, poi anche El Saarawy per un Llorente durato mezz'ora. La Lazio ha spazi per attaccare ma è Spinazzola a obbligare Provedel ad evitare il pareggio. Le ultime scintille, tra spintoni e manate, sono al fischio di finale, ad abbassare ancora di più il livello.