Conte ritrova l'Inter, via ad allenamenti di squadra

Tamponi ancora negativi, ricominciano le sedute di gruppo

Solutions Manager
  • Tamponi ancora negativi, ricominciano le sedute di gruppo
  •     Di nuovo insieme ad allenarsi ad Appiano Gentile a distanza di due mesi e mezzo dall'ultima seduta collettiva. L'Inter torna a lavorare a pieno regime sotto le direttive di Antonio Conte. Questa mattina, dopo l'esito negativo di tutti i tamponi a cui squadra e staff tecnico si sono sottoposti ieri - il terzo controllo in meno di un mese per i giocatori -, sono iniziati gli allenamenti di squadra. Tutti presenti alle sedute facoltative in attesa del via libera all'inizio del campionato.
        Dopo gli allenamenti a casa, seguendo le direttive dello staff, faticando su tapis roulant e potenziando la muscolatura, correndo nei garage per mantenere la forma e dopo gli allenamenti individuali iniziati l'8 maggio scorso, ora la squadra nerazzurra può tornare a giocare a calcio. A tutti gli effetti una nuova preparazione prende il via. Tutti i giocatori sono a disposizione, anche chi ha dovuto gestire lunghi infortuni come Stefano Sensi. La squadra continuerà a svolgere l'attività sportiva rispettando scrupolosamente il protocollo approvato dal Cts, sottoponendosi periodicamente ai tamponi per tenere sotto controllo lo stato di salute del gruppo.
        Anche Conte, dopo due mesi e mezzo di stop, torna a vivere la sua passione più grande: il calcio giocato. L'allenatore intensificherà le sedute con il passare dei giorni. Domani la squadra si ritroverà la mattina ad Appiano, di nuovo insieme, con la palla tra i piedi, mentre resta alta l'attenzione sul futuro di alcuni giocatori. Dalla Spagna continua il corteggiamento verso Lautaro Martinez, con messaggi lusinghieri da parte di Messi, Rakitic e altri giocatori in rosa. Il destino dell'argentino sarà tema caldo della prossima estate, quando si conoscerà anche il futuro dei tanti giocatori in prestito, primo tra tutti Mauro Icardi, ma anche Perisic, Naiggolan, Dalbert, Joao Mario e Lazaro. (ANSA).