Callejon: "Amerò sempre Napoli, ma il ciclo era finito"

Neoattaccante Fiorentina:"Erede di Chiesa? Non mi piace si dica"

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  • Neoattaccante Fiorentina:"Erede di Chiesa? Non mi piace si dica"
  • (ANSA) - FIRENZE, 14 OTT - "Amo Napoli e l'amerò sempre ma, durante il periodo di lockdown, ho capito che era finito un ciclo e ho maturato la decisione di fare un'altra esperienza".
        Così José Maria Callejon, durante la presentazione allo stadio Franchi da neogiocatore della Fiorentina con cui ha firmato un contratto di due anni.
        "A Napoli ho vissuto sette anni meravigliosi - ha proseguito il 34enne esterno spagnolo -. Ora sono a Firenze per divertirmi e aiutare la squadra a crescere. Cercherò di portare la mia voglia di vincere e di non mollare mai". Il suo arrivo è coinciso con l'addio di Chiesa passato alla Juventus. "Non mi piace si dica che sono il suo erede - ha tagliato corto - lui è più giovane e ha una carriera davanti, io sono un giocatore diverso e sono qui per fare il mio lavoro. Se dovrò ricoprire il suo ruolo darò il meglio, idem se ne coprirò un altro, sono a disposizione dell'allenatore, a Napoli non ho mai giocato col 3-5-2 ma non credo sarà un problema".
        Ha vinto molto in carriera, ma non lo scudetto che resta il suo sogno: "Ci siamo andati vicini a Napoli, non è facile". Di sicuro, a Firenze, Callejon vuol lasciare il segno: "Ho tanta voglia di fare bene, avevo molte offerte ma quella della Fiorentina mi ha convinto di più, per me e la mia famiglia poi era importante rimanere in Italia. Mi sto allenando al massimo per essere subito pronto, non vedo l'ora".
        In viola ha scelto il n.77, rinunciando al 7, che è sulle spalle di Ribery: "Se con Franck potrò creare la stessa intesa avuta con Insigne? Con Lorenzo sono stati anni bellissimi, con tanti ottimi allenatori, dal primo fino a Gattuso. Quanto a Ribery ho parlato con lui, sono certo che ci divertiremo e magari - ha sorriso - tornerò a segnare in doppia cifra". Fra i talenti viola lo ha colpito Castrovilli: "Può diventare un top ma coi giovani bisogna andare piano sennò si bruciano". (ANSA).