'Black Lives Matter', inglesi fischiati a Budapest

Allo stadio tantissimi bambini. Southgate, non riesco a capire

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  • Allo stadio tantissimi bambini. Southgate, non riesco a capire
  • (ANSA) - ROMA, 04 GIU - Ci risiamo. A Budapest i giocatori dell'Inghilterra sono stati fischiati e fatti oggetto di ululati dal pubblico della Puskas Arena nel momento in cui, prima del calcio d'inizio del match di Nations League contro l'Ungheria, si sono inginocchiati in segno di solidarietà verso il movimento 'Black Lives Matter'.
        La cosa più assurda di tutto questo è che la partita avrebbe dovuto essere giocata a porte chiuse per la squalifica di tre turni inflitta dall'Uefa all'Ungheria proprio per i ripetuti comportamenti razzisti dei tifosi magiari durante le partite di Euro 2020. A ciò si era poi aggiunto lo stop di due turni inflitto dalla Fifa dopo la precedente sfida tra Ungheria e Inghilterra, dello scorso 2 settembre per le qualificazioni mondiali, quando anche in quell'occasione gli inglesi erano stati fischiati per essersi inginocchiati e poi, durante l'incontro, a Raheem Sterling e Jude Bellingham erano stati 'dedicati' ululati e versi di scimmia.
        Ma nonostante tutto questo, oggi nello stadio di Budapest c'erano 34mila persone, per lo più bambini perché la federcalcio ungherese, sfruttando l'articolo 73 del regolamento disciplinare Uefa, aveva deciso di aprire gratuitamente le porte della Puskas Arena agli Under 14 provenienti da scuole e/o accademie di calcio purché accompagnati da un adulto. Il risultato è stato che fischi e ululati razzisti ci sono stati anche oggi.
        "Non riesco proprio a capire perché abbiano voluto commentare con ululati il nostro gesto - il commento di uno sconsolato Gareth Southgate, ct inglese -. Con il nostro inginocchiarci cerchiamo di educare le persone nel mondo. Ma forse i bambini non lo sanno e se hanno tenuto anche loro un certo comportamento è perché sono stati influenzati da adulti. Ora l'Uefa dica qualcosa".
        "E' stata una cosa estremamente fastidiosa e che ci ha molto deluso - il commento del difensore inglese Conor Coady -.
        Sarebbe importante che la gente capisse perché facciamo quel gesto e, decisamente, non vorremmo udire certe cose. Invece accade, ma noi continueremo a lanciare il nostro messaggio".
        (ANSA).